LA NOSTRA MISSION


Le emozioni giocano un ruolo importante nell’apprendimento. Grazie alle ricerche dei neuroscienziati, sappiamo che quando si è contenti, ad esempio per essere riusciti a svolgere un esercizio, il cervello reagisce attivando i circuiti della ricompensa attraverso la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore legato alla motivazione; questa scarica chimica si traduce nella creazione o nel consolidamento delle sinapsi.

Apprendere in uno stato di gioia e divertimento porta ad uno sviluppo emozionale capace di innescare nel nostro cervello il desiderio di ricercare la stessa sensazione durante lo studio, stimolando e gratificando l’alunno. Si attiva così un circolo virtuoso: “mi impegno, mi diverto, sono felice, sono gratificato, ho voglia di impegnarmi ancora”.

L’intento è quello di perseguire tale fine ricercando, promuovendo ed incentivando l’apprendimento  attraverso le emozioni. Il metodo adottato è quello di fornire agli insegnanti un valido supporto didattico attraverso l’arte e in particolare il teatro,  per implementare all’interno del sistema scolastico, lo sviluppo di un’educazione creativa.

Fibrarte opera sul territorio Nazionale ed è il punto di scambio e di incontro tra Scuola e ArteE’ il ponte che permette il dialogo tra Docenti, Operatori Teatrali, Musicisti, Studenti, Educatori, Psicologi, Pedagogisti.

PERCHÉ LA  SCUOLA

Il progetto nasce partendo da una minuziosa analisi del quadro sociale caratteristico degli ultimi tempi con le sue problematiche generali e specifiche (bullismo, fragilità psicologica, de-motivazione, ecc.) ma anche con risorse e valori da recuperare, andando ad abbracciare il pensiero promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione che, in primis,  ripropone e ribadisce l’importanza fondamentale della promozione alla salute e al benessere psico-fisico attraverso, soprattutto, azioni educative atte alla prevenzione del disagio.
Sicuramente per lavorare in una cultura preventiva con bambini e giovani adolescenti è necessario un coinvolgimento più ampio, cioè anche di chi ruota intorno a loro e con loro interagisce quotidianamente:in questo caso insegnanti e famiglie.
La nostra proposta vuole per questo, essere caratterizzata da una continuità garantita nel tempo; da un confronto e uno scambio con gli adulti di riferimento sulle osservazioni effettuate e sul lavoro svolto e, non per ultima, da una stimolazione, da parte dei docenti coinvolti, che attivi nuove strategie, nella scuola con gli alunni e all’interno della famiglia con i propri figli.

PERCHÉ IL TEATRO

Il “mediatore psicologico” scelto è il teatro. Dalla collaborazione tra Docente e Regista nascono, infatti, spettacoli teatrali, la cui visione da parte degli alunni può essere considerata il fulcro del progetto da cui, poi, si diramano le altre fasi di evoluzione interiore.
Ma perché proprio il teatro? Esso è il  mezzo, il tramite, attraverso il quale è possibile lavorare all’interno di uno spazio mentale che si trova tra il reale e l’immaginario. La rappresentazione, che è da una parte quella scenica, dall’altra quella interiore che si attiva nel fruitore, ci trasporta in un confine nuovo che tende ad ampliare la conoscenza di sé; di quella che è, o può essere, la nostra identità in tutto lo spettro delle sue possibilità e che, quindi, agisce anche sullo sviluppo e il potenziamento della creatività.
L’identificazione che si può creare con i personaggi e/o gli eventi della storia rappresentata, il fatto che essa affronti temi vecchi e nuovi come il rapporto genitori/figli, fantasia e creatività (come mezzi espressivi) , l’aggressione, ecc.,  può attivare aspetti emozionali tali da poter influire in maniera positiva sulle normali crisi evolutive che ognuno di noi attraversa, se osservati professionalmente ed accolti dal contesto in modo consapevole.