24 Gennaio - PERLASCA. Il coraggio di dire No! - Fibrarte Cultura

Un racconto affascinante, travolgente e commovente della storia di Giorgio Perlasca.
UN GIUSTO TRA LE NAZIONI
Un uomo semplice e normale che, nella Budapest del 1944, si mette al servizio dell’Ambasciata di Spagna. Affronta la morte ogni giorno, si trova faccia a faccia con Adolf Eichmann, si spaccia per Console spagnolo, solo e unicamente perché sceglie di salvare la vita a molte persone.
Alla fine saranno più di 5.200. E non solo ebrei.
Vive nell’ombra per più di 40 anni, non sentendo mai l’esigenza di raccontare la sua storia a nessuno.
Nel 1988 viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita…
Quando i giornalisti gli chiesero le motivazioni delle sue azioni, lui rispose:
Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?

2° Miglior spettacolo del 2017 – Miglior attore – Miglior drammaturgia

LA NOUVELLE VAGUEDi Beatrice Patisso – 18 Gennaio 2018

La prodezza diventa protagonista nello straordinario spettacolo: Perlasca. Il coraggio di dire no!

“Perlasca. Il coraggio di dire no” aveva già lasciato a bocca aperta il pubblico del Rossetti la scorsa stagione ed ora è di nuovo qui. Richiestissimo, anche quest’anno lo spettacolo entusiasma le sale completamente esaurite di spettatori.

Il palcoscenico è quasi del tutto privo di scenografie ma è pronto a farsi riempire con la creatività di Alessandro Albertini.

Perlasca il coraggio di dire no

Com’è facile intuire, l’attore veste i panni di Giorgio Perlasca e racconta della sua nobile impresa durante la seconda guerra mondiale.

Il pubblico viene trasportato a Budapest, nel 1944, quando i nazisti non avevano ancora cessato di mietere vittime.

Ed è proprio in questo periodo che Perlasca riuscì a salvare da morte certa 5.200 ebrei. Senza altre armi che il suo cervello, la sua parlantina, un coraggio da leoni ed un pizzico di incoscienza, riesce nell’impresa.

Gli spettatori non hanno alcuna difficoltà ad immaginare luoghi e persone, grazie alla comunicativa ed incisiva interpretazione dell’unico attore presente. Albertini non ha bisogno di costumi nè di trucco. La sua grande espressività, la maestria con cui cambia toni di voce ed accenti e la sua gestualità sono tutto ciò che gli serve.

Come un camaleonte si lancia con dinamicità da una parte all’altra del palcoscenico per immedesimarsi in almeno una decina di personaggi. Da Perlasca, a uomini in divisa nazista, a bambine ebree spaventate, tutti i personaggi abitano la sua pelle. Forse un così grande trasporto avviene anche grazie al fatto che è stato lo stesso Albertin a scrivere il monologo.

Dopo neanche cinque minuti ci si scorda che è un solo, straordinario uomo a reggere tutto lo spettacolo sulle sue spalle. Ci si addentra insieme a lui in una delicata, sebbene intensa, analisi della natura umana.

Si parla delle naturali debolezze degli uomini, così come dei loro straordinari pregi e delle loro indicibili crudeltà.

Tuttavia vi sono anche delle metafore molto più leggere, forse per spiegare ad un pubblico di tutte le età gli orrori dell’Olocausto.

Alessandro Albertini possiede la strabiliante capacità di rendere comprensibile a chiunque un orrore tanto assurdo, così che anche i più giovani sappiano.

Lo straordinario interprete dimostra fame di emozioni, di storie di vite vissute con forza e sentimento.

Si riesce a percepire tutto il cuore che ha messo in questo spettacolo. Inoltre bisogna anche elogiare il magnifico lavoro di Michela Ottolini nella messa in scena dello spettacolo e quello del tecnico addetto a luci e suoni.

Alla fine gli applausi non finiscono più e “Perlasca. Il coraggio di dire no” se li merita tutti. Si lascia la sala toccati profondamente e con la rinfrancante certezza che al mondo esistono persone che sanno quando fare la cosa giusta.

DICONO DI NOI
Nel mio recente passato ho attraversato momenti molto difficili, che mi hanno anche portato a toccare con mano istinti suicidi.
Questo spettacolo mi ha fatto capire fino in fondo quale sia il valore della vita, al punto tale che non attenterò mai più alla mia. Grazie.

Francesca, un’alunna

Quando mi chiedono perché mi piace il teatro rispondo sempre: “Perché mi fa sentire vivo”. Oggi mi sono sentito vivo, oggi mi sono sentito uomo.
Lorenzo, un alunno

Raramente c’è silenzio in teatro quando si va con gli alunni. Ma stamattina eravamo tutti col fiato sospeso e le lacrime agli occhi. La forza del suo lavoro è questa: condurre chi sta in platea non ad una visione ma dentro una vita, da cui, mi creda, si esce col cuore gonfio.
Roberta, una professoressa

Sono venuta a vedere lo spettacolo su caldo consiglio di mia figlia,
che lo ha visto stamattina. Di solito succede il contrario.

La madre di un’alunna

Una “macchina attoriale” perfetta, che rapisce.
Simone Carella

LA REPUBBLICA

Albertin è di una bravura sorprendente.
Angela Calvini

AVVENIRE

Uno spettacolo che cattura.
Magda Poli

IL CORRIERE DELLA SERA

Uno spettacolo commovente,
intenso e sincero.
Tiberia De Matteis

IL TEMPO

Uno spettacolo in cui
si realizza una cosa
molto rara, ormai, in teatro,
che si chiama catarsi.
Alessandra Bernocco

www.dramma.it

Schindler’s List è un capolavoro.
Ma non mi ha emozionato e commosso come questo spettacolo.

Gabriele Lavia

Sono ancora colpito ed emozionato
dal testo e dalla tua interpretazione.

Luca Zingaretti

Quando lo spettacolo finisce sei innamorato e lo porti con te per sempre.
Laura Curino

Un attore straordinario
in uno spettacolo che è un gioiello assoluto.

Andrée Ruth Shammah

Pur essendo la mia storia,
la ascoltavo come se non sapessi nulla. Non riuscivo a staccare
gli occhi dall’attore.

Giorgio Pressburger (uno dei soci fondatori della Fondazione Giorgio Perlasca. Uno dei salvati!)

scritto e interpretato da Alessandro Albertin
regia Michela Ottolini
disegno luci Emanuele Lepore
Una produzione Teatro de Gli Incamminati e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
In collaborazione con Overlord Teatro e col patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca
L’AUTORE ed INTERPRETE
Alessandro Albertin si diploma attore nel 1999 alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.
Ha lavorato, tra gli altri, con Gianrico Tedeschi, Andrée Ruth Shammah, Gigi Proietti, Alessandro Gassmann, Damiano Michieletto, Giuseppe Emiliani e Franco Branciaroli. È autore dei testi di Overlord Teatro.

NOTE DI REGIA
Davanti a qualcosa di terribile si può reagire in due modi: commentare la cosa, oppure occuparsi della cosa.
La prima soluzione è quella più comoda e ci conduce inesorabilmente al tasto mi piace di Facebook.
La seconda soluzione è quella più scomoda, richiede coraggio ed eroismo. E umiltà.
A commentare siamo capaci tutti. Per occuparsi di un problema e risolverlo, serve la volontà di farlo. Questa è la grande lezione che ci ha lasciato Giorgio Perlasca. E da qui siamo partiti per raccontare al meglio questa storia meravigliosa. Lo facciamo con uno spettacolo semplice, senza fronzoli. Affidandoci alla straordinarietà degli eventi e ad un’interpretazione che mescola tecnica ed emotività, accompagnandoci per mano alla scoperta di un capitolo della nostra storia che è necessario conoscere. In quanto italiani. In quanto uomini.

TEMATICHE CORRELABILI

  • Sul concetto di libero arbitrio
  • Giornata della Memoria (27 gennaio)
  • Giornata Mondiale dei Giusti (6 marzo)
  • Giornata Mondiale dei Diritti Umani (10 dicembre)
  • Razzismo, Nazismo, Shoah, Seconda Guerra Mondiale

    DURATA e COSTI
    Lo spettacolo ha una durata di 90’
    È un monologo concepito per repliche serali con pubblico adulto, ma trova una perfetta collocazione anche in ambito scolastico.
    Idoneità: Media e Superiore.
    Costo: I settore € 15,00 – II settore € 10,00
    data: 24 gennaio 2023 Teatro Puccini Firenze
    ora inizio: 10.00

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      NOTE

      3 Comments

      • Angela ha detto:

        Uno spettacolo davvero molto intenso ed emozionante. Vale davvero la pena portare i ragazzi.

      • Germana ha detto:

        Spettacolo bellissimo ed emozionante. Vi ho partecipato con una terza classe della scuola secondaria di primo grado. Contenuto e linguaggio anche alla loro portata: una carezza per il cuore e per l’anima.

      • Tiziana Clementi ha detto:

        Spettacolo molto bello, toccante e coinvolgente,riesce nell’essenzialità della scena a trasportare i ragazzi nella storia di Perlasca in modo efficace trasmettendo contenuti di valore.

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